Razzle Dazzle
RAZZLE
DAZZLE
La potenza di un simbolo che riveste superfici di tessuto e caratterizza il design da indossare, ricorda come le tre lettere RRD possano caricarsi di significati sempre più riconoscibili. Nasce il monogramma Razzle Dazzle, simbolo ripetuto all’infinito, trasformista nelle dimensioni, capace di adattarsi ad ogni capo di abbigliamento e di accessorio, inconfondibile pattern all over innovatore dello stile del brand.
Razzle Dazzle è una locuzione inglese che significa letteralmente “abbagliare, confondere, camuffare” che poi nel tempo ha assunto anche un significato legato alla “spettacolarità visuale”: una folle e geniale invenzione che risale al 1916 quando una nave da rifornimento britannica su cinque nel Canale della Manica cadde vittima dei siluri tedeschi. Alla fine della guerra, gli U-Boot affondarono più di 5000 navi.
All’inizio del 1917, mentre molti sulle isole britanniche seguivano questa disfatta un uomo divenne creativo.
Nel 1917, il talentuoso ufficiale di riserva decise di capovolgere il problema: invece di eludere il nemico, perché non confonderlo invece? Norman Wilkinson ha iniziato coprendo modellini di navi con motivi geometrici irregolari e contrastanti, in modo che forma, dimensione e direzione fossero difficili da determinare a distanza. In alcuni progetti, ha dipinto una finta prua sul lato dello scafo, in altri ha fatto sembrare la parte anteriore come la parte posteriore, o ha rotto visivamente la poppa per far sembrare la nave più corta.
Le combinazioni più sconcertanti utilizzavano strisce blu per far sembrare una grande nave come molte più piccole. Tutto ciò potrebbe far sì che un artigliere calcoli erroneamente la traiettoria del suo siluro di alcuni gradi, sufficienti per un errore o un colpo meno dannoso. Wilkinson ha chiamato questo gioco di fumo e specchi “dazzle mimetico”, soprannominato da molti “razzle dazzle”. L’esperimento, all’inizio oltraggioso, fu abbastanza efficace da convincere il re Giorgio V a dare la sua benedizione reale. La sezione Dazzle della Marina britannica inziò il suo lavoro. Curiosamente, l’inventore del “Razzle Dazzle” non amava l’arte contemporanea. Indifferente a artisti del calibro di Picasso e Braque, Wilkinson era un tradizionale pittore e illustratore marino, preferendo paesaggi marini calmi e drammatiche battaglie navali alla “ferocia” del cubismo e dell’astrazione. Tuttavia, i suoi audaci disegni mimetici ricordavano così tanto l’arte moderna, che Picasso avrebbe scherzato sul fatto di averli inventati lui stesso.
L’ESTATE AVANGUARDISTA DEL 1920
Razzle Dazzle conquista anche il mondo della moda ed esordisce sulle spiagge nell’estate “scandalosa” del 1920 quando, questa tendenza camouflage, passa dall’arte all’abbigliamento con grande disinvoltura, infilandosi nel guardaroba delle ragazze ribelli del tempo che cercavano un modo per esibire la loro modernità. Un grande evento fu complice del successo di questa moda geometrica e bicolore: il ballo del Chelsea Art Club di Londra alla Royal Albert Hall. Ai partecipanti fu chiesto di indossare un outfit ispirato a Razzle Dazzle. Da quel momento in poi furono avvistati sulle spiagge costumi da bagno femminili ispirati al motivo mimetico, con fantasie geometriche bicolore dirompenti stampate sulle stoffe. Una totale rottura con il passato, nello stile che le ragazze sognavano per rivoluzionare se stesse e il mondo.
Per le navi da guerra è stata una tecnica di mimetizzazione studiata appositamente per nascondersi e disorientare il nemico, per noi è stato un modo per aumentare esponenzialmente la nostra visibilità.
Abbiamo scelto per primi il pattern Razzle Dazzle come elemento distintivo delle NOSTRE tavole da SUP, WINDSURF E KITE per poi passare alle vele, aquiloni e anche alle mute. Successivamente lo abbiamo evoluto con degli elementi “Optical” e abbiamo creato un nuovo pattern utilizzabile anche nell’abbigliamento e negli accessori.